Roma Capoccia, inno di Roma, compie 50 anni
Una delle canzoni più belle dedicate a Roma compie 50 anni.
Esattamente nel 1972, infatti, fu incisa da Antonello Venditti la canzone Roma Capoccia. Un testo in realtà scritto quando l’autore aveva 14 anni.
Un atto d’amore verso Roma e insieme uno sfogo di rabbia in un momento delicato per l’artista adolescente.
Per fortuna, dopo averlo lasciato nel cassetto, Antonello Venditti riprende in mano quel foglio di carta un po’ ingiallito e lo presenta al Folk Studio per un provino. Negli anni la canzone diviene di fatto l’inno di Roma, un canto di rabbia e di amore insieme, che da allora passa di generazione in generazione.
Come festeggia la capitale?
“Vogliamo, celebrare nel nostro stile, i compleanni di alcune tra le più belle canzoni dedicate a Roma, nel cuore della città, e con la voce di chi allora non era nato. Un viaggio affascinante e popolare lungo quel Tevere che accompagna i romani da millenni. Un passaggio di testimone per una città eterna davvero” è il commento di Paolo Masini ideatore dell’evento e Presidente di Romabpa – Mamma Roma e i suoi figli migliori.
A bordo della Livia Drusilla, motonave della società L’altro Tevere, allestita a palco galleggiante, si ricorderanno alcuni di questi brani a partire proprio da Roma Capoccia con il Trio Monti, un gruppo musicale che lega in maniera sapiente la tradizione ai giorni nostri.
Si alterneranno poi artisti tutti nati dopo le canzoni che canteranno: Fedrix & Flaw con Roma nun fa la stupida stasera, Tommi Quaranta con Grazie Roma, Drivin68 con Tanto pe cantà , Sara Sarai con Porta Porteee Hallyx con Via Margutta, Andrea Martucci con Semo gente de borgata.
Un vero e proprio “Ma io ce so’nato” che vola sulle generazioni.
L’appuntamento è per giovedì 22 dicembre dalle ore 15 alle 17 con partenza dalla Romana Nuoto di fronte all’Ara Pacis lungo un percorso che arriverà a Castel S.Angelo per poi tornare al molo di partenza. I romani potranno accompagnare il concerto viaggiante dal lungotevere, dai ponti che si incontreranno lungo il percorso e dalle banchine.
Ad accompagnare l’evento il giovane presentatore Riccardo Zianna insieme a Paolo Masini, all’artista e narratore di storie romane Dante Mortet e al critico musicale di Repubblica Felice Liperi, autore di “Storia della canzone italiana” e de “I padri di Rugantino”, saggio dedicato ai grandi impresari e parolieri romani Garinei & Giovannini, che ci prenderanno per mano e ci racconteranno la genesi delle canzoni e i periodi storici in cui nacquero.
Quanto sei bella Roma vede il contributo della Regione Lazio, la collaborazione dell’Istituto Centrale per i Beni sonori e audiovisivi del Mic, della Romana Nuoto e della rete di scuole Memorie. Una città, mille storie. La realizzazione tecnica è affidata a St’Art Factory .
Testimonial social dell’evento Luca Barbarossa, Edoardo Vianello e Matteo Vespasiani speaker della A.S. Roma per Grazie Roma, la voce del promo è di Massimo Wertmuller.
Il 2022 per le canzoni romane:
Molte sono le canzoni, oltre Roma Capoccia, entrate nella storia e nell’anima di Roma e che nel 2022 compiono un compleanno importante.
Ricorrono i novanta anni di Tanto pe’ canta’ di Ettore Petrolini (1932), i novanta appena trascorsi di Casetta de Trestevere, gli ottantacinque di Chitarra romana, i settantacinque di Roma forestiera che nel 1947 raccontava “l’invasione” dei ritmi americani, i cinquanta di Porta Portese di Claudio Baglioni (1972), di O Roma Roma, canto descrittivo dei luoghi capitolini interpretato dal Canzoniere del Lazio e di Semo gente de borgata di Franco Califano ma interpretato dai Vianella, poi i trentacinque di Via Margutta di Luca Barbarossa, i sessanta di Roma nun fa la stupida stasera di Garinei & Giovannini e Trovajoli interpretata da Nino Manfredi (1962), come anche di un classico degli esordi di Gabriella Ferri con Luisa De Santis, La società dei magnaccioni, e gli imminenti quaranta di Grazie Roma sempre di Antonello Venditti, solo per citarne alcune.