Storia di un amore sospeso tra Roma e la guerra in Ucraina
Il protagonista di questa storia, all’insegna del romanticismo e della solidarietà, ad un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina, è Fabrizio C., rider 40enne, romano, che collabora dal 2019
con Deliveroo.
Ad inizio 2020, poco prima dello scoppio della pandemia, Fabrizio, mentre è a passeggio per le vie del centro di Roma, incontra per caso Tanya, ragazza ucraina originaria di Kherson, in
vacanza nella Capitale.
Fabrizio risponde alla richiesta di informazioni di Tanya e, da bravo romano, si offre come cicerone indicandole le principali attrazioni cittadine da visitare. Tra una chiacchiera e l’altra, i
due si conoscono, si scambiano i numeri e iniziano a frequentarsi. E scoppia l’amore. Inizia così una relazione che, nonostante i lockdown e le restrizioni, si alimenta quotidianamente.
“Ci sentivamo ogni giorno con videochiamate, messaggi e, grazie al lavoro di rider, riuscivo a conciliare gli impegni con periodi di permanenza prolungati in Ucraina per stare con Tanya”
afferma Fabrizio.
La storia prosegue e le cose sembrano avviate per il meglio. Ma il 24 febbraio scorso, ormai quasi 1 anno fa, scoppia la guerra. E tutto all’improvviso cambia, anche per Fabrizio.
Fabrizio, di ritorno da Kherson proprio nel momento in cui prende il via il conflitto, si sente di dover fare qualcosa per Tanya e per il popolo Ucraino.
“Subito, grazie all’aiuto di alcuni amici, mi sono attivato per raccogliere generi alimentari e di soccorso e in un paio di giorni siamo ripartiti per il confine polacco per portarli a quanti
iniziavano a fuggire dall’Ucraina. Da rider che faceva consegne nella sua città ho iniziato a fare consegne davvero speciali, oltre confine” commenta Fabrizio.
Da quel momento Fabrizio mette in piedi una macchina organizzativa di raccolta aiuti, prodigandosi, con anima e corpo, nell’aiuto al popolo ucraino.
“Dallo scoppio della guerra, ho compiuto complessivamente una decina di viaggi tra Italia, Polonia e Ucraina, per portare aiuti e offrire soccorso, accompagnato dai miei amici ed
accompagnando in Italia, al ritorno di ogni viaggio, molte persone in fuga dai territori colpiti dal conflitto. E’ stata un’esperienza umanamente emozionante e unica, importante, che mi ha
dato tantissimo e che ricorderò per sempre” prosegue Fabrizio.
La storia con Tanya nel frattempo prosegue a distanza, con tutte le difficoltà del caso: lei continua a rimanere in Ucraina per stare vicino alla sua famiglia, che non vuole lasciare in un
momento così difficile. Grazie al telefono e alle videochiamate, la distanza si fa più sottile e questa vicinanza è di grande aiuto, soprattutto nei momenti più difficili.
Il timore che le cose possano precipitare da un giorno con l’altro preoccupa entrambi, che non perdono però la speranza di riuscire a rivedersi a breve.
“Ci sentiamo ogni giorno per telefono ma siamo sicuri che ci rincontreremo al più presto. Non vediamo l’ora che ciò accada” conclude Fabrizio.
Magari con un incontro a sorpresa… come nelle più romantiche delle storie a lieto fine.