Nasa: così l’uomo torna sulla Luna
La Nasa dopo oltre 50 anni ha programmato una missione umana sulla Luna nel 2024 e ha presentato ieri l’equipaggio. Christina Koch, una astronauta Nasa che detiene il record del volo spaziale più lungo di una donna, sarà una degli specialisti impegnati nella missione Artemis II che volerà l’anno prossimo intorno al satellite della Terra. Ha cominciato la sua carriera come ingegnere elettrico e nel 2019 è volata sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) partecipando alla prima passeggiata spaziale di sole donne. Victor Glover, aviatore navale, piloterà la navicella spaziale Orion che girerà intorno alla Luna a novembre 2024 diventando il primo uomo di colore a prendere parte a una missione lunare. L’equipaggio è completato dall’astronauta Reid Wiseman, 47 anni, un veterano, con il ruolo di comandante della missione, e Jeremy Hansen, suo coetaneo, ex pilota da caccia per l’Agenzia spaziale canadese.
Nell’arco di 10 giorni, la missione volerà fin dietro la faccia nascosta della Luna, spingendosi più lontano dalla Terra di quanto non abbia mai fatto un essere umano. Lo ha annunciato il numero uno della Nasa, Bill Nelson, in un evento al Johnson Space Center di Houston. La missione Artemis II è prevista per novembre 2024 ed è la premessa al ritorno dell’uomo sulla superficie lunare per la prima volta dopo mezzo secolo. Finora solo 12 persone avevano messo piede sulla Luna.
Il programma Artemis prevede di inviare astronauti sulla Luna nel 2025, a cinque decenni dalle storiche missioni Apollo concluse nel 1972. L’agenzia spaziale statunitense spera di stabilire una presenza umana duratura sulla superficie lunare e infine di lanciare un viaggio su Marte. Nelson ha affermato nei giorni scorsi che prevedeva una missione con equipaggio su Marte entro l’anno 2040.
“We are going!” (“stiamo andando!”), ha esclamato Nelson, presentando i “quattro pionieri” che formeranno “l’equipaggio dell’intera umanità”. La missione Artemis II “non porterà solo loro, ma anche la speranza di milioni di persone di tutto il mondo”.