Corviale: ecco come procede la trasformazione del “chilometro verde
C’era una volta “il chilometro verde” dell’architetto Guendalina Salimei. Il progetto, raccontato anche nel film “Scusate se esisto” nel corso del tempo ha conosciuto delle significative trasformazioni. Al punto che adesso sono due gli interventi che andranno ad interessare il cosiddetto Serpentone.
Il “Serpentone”
In via Mazzacurati, a gennaio del 2019, è stato annunciato l’avvio dei cantieri per uno dei due progetti. Si tratta di quello pensato per trasformare il quarto piano, obiettivo cullato anche nella pellicola interpretata da Paola Cortellesi e Raul Bova. Nel quarto piano, originariamente destinato a servizi, nel corso degli anni circa 100 famiglie hanno ricavato alloggi di fortuna. Appartamenti edificati sacrificando spazi dedicati alle migliaia dei condomini del Serpentone, senza rispettare requisiti di legge e di sicurezza. L’esigenza di rilancio di Corviale, quindi, non poteva che partire dalla trasformazione di quel piano.
I fondi della Regione
Come ricordato dall’Assessore regionale alle Politiche abitative Massimiliano Valeriani, “gli interventi di riqualificazione del Corviale puntano a migliorare la qualità della vita dei residenti”. Per riuscirivi si può fare affidamento ad “un investimento di quasi 22 milioni di euro della Regione, con cui l’Ater ha bandito due grandi progetti sia per ristrutturare il quarto piano del ‘Serpentone’ che per rigenerare il piano terra” ha chiarito Valeriani. Il primo dei due progetti raccoglie l’eredità del T Studio di Guendalina Salimei e dell’ormai celebre “chilometro verde”.
L’inizio della trasformazione
“A fine luglio abbiamo già consegnato i primi 9 alloggi e ad oggi sono già 19 le famiglie che sono state trasferite. Entro la fine dell’anno – fa sapere il direttore generale di Ater Andrea Napoletano – ne consegneremo altri 15. Ciò significa che in 11 mesi dall’avvio dei cantieri, riusciremo già a realizzare il 20% degli obiettivi che ci eravamo prefissati”. Peraltro senza creare problemi di ordine sociale.
Un trasferimento condiviso
“È stato concordato un piano di turnazione dei residenti che verranno gradualmente trasferiti in altri alloggi Ater fino al completamento degli interventi” ha spiegato l’assessore Valeriani. Un risultato che, ha chiarito l’assessore, è stato come, reso possibile da “percorso partecipato” e di accompagnamento a cui ha contribuito Roma Tre ed a cui hanno preso parte le associazioni di inquilinato.
Un cambiamento a tempo di record
La demolizione degli abusi edilizi del quarto piano, prevede quindi la loro trasformazione in alloggi di varie metrature. “Inizialmente avevamo previsto che questo obiettivo potesse concludersi in cinque anni, mentre con il ritmo che stiamo tenendo – ha sottolineato il direttore generale di Ater – crediamo di riuscire a raggiungere il traguardo dei 103 trasferimenti in appena tre anni”. La trasformazione non è lontana.
L’altro progetto di trasformazione
Perchè il Serpentone cambi definitivamente pelle, non si punterà soltanto sul “chilometro verde”, ovvero sulla riqualificazione del quarto piano. C’è un secondo progetto, figlio di un bando internazionale, che contribuirà a “Rigenerare Corviale”. E’ stato vinto dall’architetto Laura Peretti e consentirà di ripensare completamente il piano terra. Saranno aumentati i punti di accesso, che passeranno da cinque a ventisette e tutto l’edificio risulterà più permeabile.
I fondi per Rigenerare Corviale
“Ci sono novità anche su questo versante perchè – ha fatto sapere Andrea Napoletano – si è conclusa positivamente la verifica del progetto definitivo. La Regione ha inoltre già stanziato gli 11 milioni previsti per la prima fase dei lavori. Quindi si può procedere al’indizione del bando di gara”. La definitiva trasformazione di Corviale è quindi ad un passo.
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