Piazza di Spagna, vietato sedersi sulle scalinate
Scalinata deserta a piazza di Spagna. Eppure siamo in piena estate e Roma è tra le mete prese d’assalto dai turisti di tutto il mondo. La responsabilità è del nuovo regolamento di Polizia urbana, approvato a giugno dall’Assemblea capitolina, e ora entrato ufficialmente in vigore con anche, tra le tante, le sue norme anti bivacco. Insomma, a Trinità dei Monti, sedersi è vietato. Come riportano le agenzie di stampa, questa mattina, in tanti tra i turisti storcevano il naso. “Signore si alzi, c’è un regolamento” ammonisce un agente della polizia locale in servizio per vigilare che nessuno si sieda più sui 135 gradini patrimonio dell’Unesco. Niente di nuovo, comunque.
La misura non è altro che l’effetto delle disposizioni contenute nella normativa licenziata dal Campidoglio. A ridosso dei monumenti di pregio non si può mangiare e non si ci può appoggiare nemmeno seduti. Così come non si può bere “attaccati” ai nasoni, e non si può fare il bagno nelle fontane. Pratica fin troppo in voga tra i visitatori che sono soliti scambiare monumenti per piscine pubbliche. Ovviamente sono previste multe per chi infrange i divieti, comprese tra i 160 ai 400 euro.
“Va bene la tutela del monumento, ovviamente il fatto che non si possa mangiare sui marmi, ma il divieto di sedersi è davvero eccessivo” ha commentato duramente il critico d’arte Vittorio Sgarbi. “Mi sembra un provvedimento di stampo fascista che il Comune sarà costretto a rivedere. Perché da che mondo è mondo il viaggiatore di passaggio si siede sui gradini e si ferma ad ammirare il paesaggio”. E’ invece d’accordo Gianni Battistoni, presidente dell’Associazione Via Condotti: “Questa misura è un piccolo recupero di civiltà, la scalinata è un capolavoro di arte, su tutti i capolavori non ci si siede. Altrimenti non è possibile godere della bellezza del paesaggio perché ci sono le persone accampate”.
“Sicuramente l’assembramento è giusto che venga impedito così come, a maggior ragione, il bivacco, ma che non ci possa nemmeno sedere sulla scalinata mi sembra un po’ eccessivo. E’ un’applicazione troppo rigida della regola, spero che si possa tornare indietro”. È quanto afferma a proposito il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli. “È giusto l’anti-bivacco, ma questa è una norma assurda che penalizza e allontana i turisti: se continuiamo a trattarli così riduciamo la loro permanenza a Roma, che oggi è in media è di poco superiore ai due giorni”. Così Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti Roma. “Manca una cabina di regia per sfruttare al meglio le potenzialità della città se continuiamo con queste politiche di falso decoro Roma perderà la possibilità di scalare le classifiche dell’attrattività turistica. Adesso cercheremo di andare a parlare con la presidente della commissione Turismo del Comune Carola Penna per cercare di sensibilizzare tutti i presidenti di commissione del Comunea rivedere questo divieto assurdo”.
in collaborazione con