Ricordo del Sindaco: Un Papa Straordinario per Roma e il Mondo

Intervista di Valentina Lo Russo

Conservo la memoria di una persona davvero unica e straordinaria. Ciò che colpiva era la sua immensa umanità e la sua profonda capacità di comprendere gli altri. Ti guardava negli occhi e sentivi che ti vedeva davvero, parlava con te, chiunque tu fossi. Era una persona di una profondità intellettuale e spirituale notevole, con una coerenza esemplare con i valori del Vangelo. Un uomo, credo, veramente eccezionale sotto ogni punto di vista.

Così il Sindaco, ha voluto onorare la figura del Santo Padre, evidenziando il suo legame indissolubile con la capitale: “Il suo amore per Roma era palpabile. Si sentiva profondamente il Vescovo di Roma in mezzo ai suoi cittadini, ai romani. Non ha mai mancato di esprimere questo affetto profondo per la città, per la sua gente, per i suoi luoghi simbolo, per la sua storia millenaria e per il suo futuro.”

Il Sindaco ha poi ricordato la vicinanza del Pontefice all’amministrazione comunale: “La sua presenza e il suo sostegno ci sono sempre stati preziosi. Ricordo con gratitudine la sua visita in Campidoglio, avvenuta poco dopo il nostro insediamento. Un gesto che testimoniava il suo sincero amore per Roma.”

L’eredità spirituale e intellettuale lasciata dal Papa è stata un altro aspetto fondamentale del ricordo del Sindaco: “Ci ha consegnato un’eredità di valore inestimabile, rappresentata dalle sue encicliche sulla fratellanza, sulla tutela dell’ambiente e sull’ecologia integrale, e sulla necessità urgente di ripensare il nostro modello di sviluppo. Sono documenti di portata storica ed epocale. Ma la sua grandezza risiedeva anche nella sua capacità di comunicare concetti così importanti in modo semplice e accessibile a tutti, senza mai porsi in una posizione di superiorità.”

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Un episodio significativo ha riguardato la pianificazione del Giubileo 2025: “Durante le prime discussioni sulle opere da realizzare per il Giubileo, fu il Santo Padre a insistere affinché gli interventi non fossero pensati solo per accogliere i pellegrini – migliorando l’ospitalità e la logistica – ma che lasciassero un segno duraturo per la città, rendendola ancora più bella per i suoi abitanti. Ci incoraggiò a realizzare progetti che portassero bellezza, attenzione all’ambiente e un miglioramento concreto della vita dei romani. Fu proprio lui non solo ad apprezzare, ma a promuovere con convinzione questa visione. Questo dimostrava la sua attenzione per il bene comune della città, al di là del pur importante evento religioso. Sentiva che il Giubileo dovesse essere un’opportunità per coinvolgere positivamente tutta Roma.”

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Infine, il Sindaco ha parlato dell’impegno della città in vista del grande evento: “Stiamo lavorando uniti per farci trovare pronti per il Giubileo. C’è una macchina organizzativa imponente al lavoro, coordinata dalla Protezione Civile nazionale, come avvenne nel 2000. Tutte le istituzioni stanno collaborando attivamente, attraverso tavoli di lavoro costanti che vedono la partecipazione delle forze dell’ordine, delle diverse articolazioni dello Stato e, naturalmente, dell’amministrazione comunale. Lavoriamo con lo spirito di squadra tipico del Giubileo, cercando di fare il meglio per permettere a tutti di rendere omaggio, esprimere il proprio dolore e partecipare a questi momenti così significativi per il mondo intero. In questo momento sentiamo soprattutto un forte senso di responsabilità e di servizio: il nostro obiettivo è fare il massimo perché tutti possano onorare questa figura straordinaria. Siamo al servizio di questo scopo e, per questo, credo non sia necessario drammatizzare la situazione. Ci saranno sfide organizzative e logistiche, ma è naturale e giusto che sia così.”

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